giovedì 13 marzo 2014

Il fiore del male.

"Quando Dio ti concede un dono, ti consegna anche una frusta, e questa frusta è predisposta unicamente per l'autoflagellazione..."






Ho letto questo libro dopo aver visto il film "Vallanzasca - Gli angeli del male".
Devo dire che il film mi è piaciuto abbastanza ma, come SEMPRE, il libro ti regala qualcosa in più.

Per un buon 80% è lo stesso Renato che narra le vicende che lo hanno portato a scontare quattro ergastoli, nel restante 20% Carlo Bonini fa un ottimo lavoro di "sutura" per cucire i vari aneddoti assieme.

Renato Vallanzasca è un bandito, pieno di onore. Una persona che ha macchiato di sangue la storia italiana tra gli anni 70-80. Accusato di rapine, sequestri, omicidi, evasioni, racconta in prima persona i crimini più atroci da lui e dalla sua batteria (banda) commessi.

Un libro-confessione che sta tra il racconto morale e la storia. Il realismo è a volte sconcertante.

Vallanzasca da la sua chiave di lettura del mondo in un doppio sguardo: il denaro regola la vita e l'assoluzione e il perdono sono irraggiungibili soprattutto per chi ha vissuto una vita criminale al massimo.

Nessuna speranza.

Nessuna.



PS. Per chi fosse interessato, lascio pure qua sotto il video del trailer del film di cui sopra.


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